Quando il vino rosso non è buono?

Avete mai sorseggiato un bicchiere di vino rosso aspettandovi un’esplosione di sapori, per poi ritrovarvi con un gusto che vi lascia… insoddisfatti? Non siete soli, e posso assicurarvi che ci sono momenti ben precisi in cui persino un ottimo vino rosso potrebbe non raggiungere le aspettative. Ma quali sono questi momenti e perché accadono?

Il Segreto della Temperatura di Servizio

Primo punto chiave è la temperatura: un rosso servito troppo caldo diventa flaccido e alcolico, mentre troppo freddo perderà le sue ricche sfumature aromatiche. Durante un viaggio nella Valle del Rodano, un sommelier mi confidò che servire un Châteauneuf-du-Pape a una temperatura di 16-18°C è come ascoltare un’orchestra sinfonica con tutti gli strumenti perfettamente intonati.

Abbinamenti Gastronomici: Quando il Cibo Scontra il Vino

Un altro momento è l’abbinamento con il cibo. Il vino rosso può trasformarsi da eroe a zero se affiancato al piatto sbagliato. Incontrai una volta un cuoco in Toscana, che aveva preparato un arrosto di cinghiale che maritava divinamente con un Sassicaia. Ma provate a immaginare lo stesso vino con un delicato piatto di pesce… il disastro, ahimè, è assicurato! Un vino robusto schiaccerà il sapore del cibo, mentre un piatto intenso resusciterebbe persino l’anima più timida di un Pinot nero.

La Decantazione: Diamo Spazio al Vino

Scongiuriamo il terzo scenario: il manato di decantazione. Un Barolo che aveva riposato indisturbato nella mia cantina per più di una decade mi ha insegnato tanto quando, servito direttamente dalla bottiglia, era ancora intorpidito e contratto come un atleta nel bel mezzo di un inverno rigido. La decantazione gli avrebbe dato l’elasticità per eseguire la sua danza di tannini serici e profumi di tartufo e di rosa appassita.

Quando la Storage Diviene il Nemico

  • Condizioni di conservazione: Uno dei miei primi ricordi è quello di aver camminato tra le bottiglie della cantina di famiglia, con quella frescura umida e quel buio che accarezzano il vino. Un Barbaresco esposto al calore o alla luce diretta dirà addio alla sua eleganza, diventando ottuso e senza sfumature.
  • Tempo e Momento di Consumo: Ho degustato un Amarone che gridava al cielo il suo disagio perché aperto troppo presto; il suo potenziale era sigillato dietro una cortina di astringenza. Al contrario, un semplice Valpolicella, invecchiato troppo, può apparire come un attore che ha perso il momento giusto per salire sul palco.

L’Integrità della Bottiglia

Infine, non dimentichiamo l’integrità della bottiglia. Sì, quelle volte in cui un buon vino ci delude potrebbe essere colpa di un cork taint, quella malvagia contaminazione da TCA che sa di muffa e cantina dimenticata. Mai più sgradevole di quella volta in Alsazia dove, entusiasti di un Pinot Noir, fummo accolti da un aroma di giornali bagnati e terra inumidita: il tappo difettoso era il cupo violino in un’orchestra altrimenti armoniosa.

Ogni bottiglia di vino rosso ha il suo momento di gloria, condizionato da una moltitudine di fattori che val la pena di conoscere e rispettare. La chiave è l’attenzione e la curiosità, perché come è difficile trovare un grande vino, altrettanto difficile è riconoscere e risolvere i momenti in cui potrebbe non esprimersi al meglio. Imparare dal vino significa anche imparare a ‘sentire’ questi momenti, per poi sollevarsi al di sopra di essi e godere della magia che il vino rosso sa offrire quando tutto è allineato nella perfezione.

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